Non solo ginecologia

Il parto ….un sogno

Come partorire con l’autoipnosi

IPNOSI……Parola che ci rimanda all’immagine di pendolini, stati di trance, perdita di coscienza, amnesia, perdita di autocontrollo. Questa forma “spettacolare “ di ipnosi, che ci viene generalmente proposta nei romanzi o dalla tv, è quella PROFONDA, diversa dalla forma LEGGERA che è quella di cui parliamo.

Cosa è l’ipnosi leggera

E’ uno stato modificato della coscienza, in cui il soggetto è vigile, assolutamente dotato di autocontrollo sul corpo e sulla mente, capace di sfruttare il potere di immagini mentali al fine di generare uno stato di GRANDE BENESSERE FISICO E MENTALE.

E’ uno stato simile a quello che viviamo appena svegli al mattino, quando ancora non abbiamo chiaramente coscienza di ciò che ci circonda. Durante la giornata possiamo vivere, senza saperlo, degli stati di ipnosi spontanea: ad esempio quando siamo particolarmente assorti nel lavoro o in una attività, e non ci accorgiamo del tempo che passa, o del temporale che è iniziato. Questo accade perché la nostra attenzione è focalizzata verso un compito specifico e non registra ciò che ci accade intorno.

Gli stati di ipnosi leggera possono anche venire indotti da immagini mentali e noi tutti noi lo abbiamo più volte e ripetutamente provato, come quando sogniamo ad occhi aperti e riusciamo ad estraniarci dalla realtà, ma solo fino quando lo vogliamo noi o finchè veniamo richiamati da uno stimolo importante come lo squillo del telefono o il pianto del bambin0. Ed abbiamo sperimentato anche gli effetti fisici che le immagini mentali sono in grado di produrre: ad esempio l’acquolina in bocca che viene quando pensiamo a qualcosa che ci piace particolarmente.

Questa grande potenza delle rappresentazioni mentali può essere indirizzata, guidata e sfuttata a nostro favore per generare uno stato di benessere psico fisico, con controllo sul nostro corpo e sulle sensazioni che da esso ci provengono, comprese quelle dolorose

E’ chiaro quindi che il poter disporre durante il travaglio di parto una tecnica che ci consente di ridurre la sensazione dolorosa mantenendo l’autocontrollo e restando vigili e coscienti rappresenta una risorsa straordinaria

L’Autoipnosi in gravidanza

Nelle donne in gravidanza l’autoipnosi viene insegnata nel corso di una seduta della durata di circa mezz’ora. Durante l’incontro l’operatore induce l’ipnosi : invita la donna a rilassarsi concentrandosi su se stessa e sul proprio corpo e la conduce nella creazione di immagini mentali in grado di generare rilassamento, benessere, serenità. Quando la paziente è in ipnosi, si stabilisce un segnale (ad esempio il pollice racchiuso nel pugno) che, riprodotto, le consentirà, SOLO QUANDO LO DESIDERA, di rientrare autonomamente e rapidamente nello stato ipnotico. La tecnica, una volta imparata, verrà poi successivamente messa in pratica a casa sia come allenamento per potenziarne la forza, sia ogni volta che la donna vuole rivivere questo stato di benessere.

Quando inizia il periodo prodromico del travaglio la paziente si mette in autoipnosi , così da porsi in uno stato di rilassamento capace di ridurre lo stress e il dolore; l’ipnosi può essere mantenuta per tutta la durata del travaglio, fino all’inizio del periodo espulsivo, dove invece serve collaborazione attiva per le spinte volontarie.

La donna è assolutamente libera di entrare e uscire dallo stato ipnotico ogni volta che lo desidera.

Poiché l’autoipnosi determina riduzione dello stress e rilassamento muscolare, si è visto che nelle donne che la utilizzano durante il travaglio questo ha una durata media più breve, loro sono meno stanche e più serene, e hanno un ricordo molto più piacevole del loro parto. Inoltre grazie ad una maggiore vasodilatazione è favorito una maggior afflusso di sangue alla placenta e al feto, con conseguente miglior ossigenazione del bambino

Una volta a casa l’autoipnosi rappresenta per la mamma un valido aiuto per recuperare forza, energia, benessere ogni volte che ne sente il bisogno, e può essere sfruttata anche mezzo di induzione del sonn

La LESC o LipoEmulsione SottoCutanea


La lipoemulsione sottocutanea (LESC) è una tecnica mini-invasiva finalizzata ad eliminare le adiposità localizzate e la cellulite.
È un trattamento che si pone a metà strada tra le apparecchiature elettromedicali (radiofrequenza, cavitazione, onde d’urto), le terapie ambulatoriali come la mesoterapia e l’intralipoterapia con soluzioni a base di fosfatidilcolina e l’intervento di liposuzione. Una vera rivoluzione per rimodellare il corpo.

Cos’è la lipoemulsione sottocutanea (LESC)?


È una tecnica di liposcultura mini-invasiva e non dolorosa che prevede lo scioglimento (emulsione) del grasso tramite l’applicazione sotto-pelle di ultrasuoni per mezzo di una sottilissima sonda. Gli ultrasuoni, generati da un apposito macchinario in multifrequenza pulsata, rompono e sciolgono il grasso, che, reso fluido, viene aspirato in sede di intervento e in parte eliminato naturalmente dal corpo nelle settimane seguenti.

Per quali problematiche risulta efficace la LESC?

  • accumuli adiposi
  • depositi di cellulite localizzati
  • lipodistrofie.

Può essere applicata in ogni parte del corpo: mento, braccia, fianchi, addome, glutei, ginocchia, interno ed esterno cosce.
È particolarmente indicata in pazienti che stanno seguendo piani dietetici e vogliono perfezionare i risultati raggiunti.

Quali vantaggi offre la LESC?

  • Minima invasività. 
    La LESC è un trattamento indolore che può essere effettuato anche ambulatorialmente in anestesia locale con incisioni di soli 2 mm e nessun punto di sutura.
  • Massima efficacia.
    L’efficacia del trattamento è massimizzata perché prevede l’applicazione degli ultrasuoni direttamente sul tessuto adiposo anziché dall’esterno attraverso i diversi strati della pelle.
  • Effetti in una sola seduta.
    I risultati, sono visibili in una sola seduta, che ha una durata di 20-30 minuti per distretto.
  • Effetto lifting.
    La multifrequenza ultrasonica pulsata agisce sulle fibre di sostegno del grasso e della pelle producendo un effetto lifting sulla zona trattata. In questo modo la pelle aderisce alla nuova conformazione evitando sovrabbondanze cadenti.
  • Massima sicurezza. 
    La LESC, agendo tramite una sottile sonda in totale atermia e sui piani più superficiali del tessuto adiposo, conserva intatti i sistemi vascolari e nervosi del tessuto trattato e l’integrità della struttura portante della pelle. Non si riscontrano inoltre rischi di embolie, versamenti, edemi e avvallamenti.
  • Recupero immediato.
    Il paziente può riprendere le normali attività quotidiane già dallo stesso giorno della seduta. L’unica indicazione è quella di indossare una guaina nella zona trattata per almeno due settimane.
  • Risultati duraturi.
    I risultati ottenuti sono permanenti.
  • Ripetibilità.
    Rimuovendo una quantità di grasso limitata, il trattamento può essere tranquillamente ripetuto, dopo qualche mese, in altre zone del corpo.

ORMONI BIOIDENTICI LA TERAPIA NATURALE PER LA MENOPAUSA

La menopausa rappresenta il termine della vita fertile della donna ed inizia quando si esaurisce la produzione degli estrogeni, gli ormoni femminili prodotti dall’ovaio.

Il deficit ormonale comporta i disturbi ben noti dalle donne, le quali attraversano questa delicata fase della vita: vampate, tachicardia, insonnia, cambiamenti dell’umore, aumento di peso, stanchezza, disturbi genitali e della sfera sessuale.

La terapia ormonale sostitutiva

Ne consegue che l’assunzione di ormoni è in grado di contrastare la sintomatologia, ma, proprio per la sua forte azione di stimolo su molti organi, può rappresentare (nel lungo periodo) un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie, tra cui il tumore della mammella.

La terapia ormonale sostitutiva ha vissuto negli ultimi decenni momenti di gloria e di abbandono. E’ una cura che non tutte le donne possono fare e che comunque può essere somministrata per periodi di tempo limitati.

Ormoni bioidentici, l’alternativa naturale

E per tutte quelle donne che non possono, non vogliono o devono sospendere la terapia sostituiva ormonale?  Ecco che ci viene in aiuto la natura, con gli ormoni bioidentici.

Si tratta di sostanze di origine naturale, prevalentemente vegetale che, seppur trasformate in laboratorio, hanno una struttura molecolare identica a quella degli ormoni prodotti dall’organismo umano, e quindi non vengono percepite come “estranee”.

Legandosi ai recettori dei nostri ormoni, ne mimano l’azione nei vari organi e tessuti.

Ormoni in menopausa

Gli ormoni di interesse per la donna in menopausa sono:

  • DHEA(Deidroepiandrosterone). Prodotto nelle ghiandole surrenali, è il precursore per androgeni ed estrogeni. La sua produzione si riduce progressivamente negli anni, arrivando a circa il 20% rispetto di quello di un donna giovane. E’ noto per la sua azione anti-aging e nel contrastare gli effetti del cortisolo, la stanchezza eccessiva, la perdita di energia, la difficoltà di concentrazione, nonché il calo della libido o della potenza sessuale.
  • PREGNENOLONE. Viene sintetizzato a partire dal colesterolo ed è il capostipite di tutti gli ormoni steroidei, poiché viene trasformato in progesterone o DHEA (col quale viene spesso somministrato). Il pregnenolone esplica un’azione antinfiammatoria, è un potente stimolante della memoria e aiuta a contrastare lo stress.
  • TESTOSTERONE.  Comunemente visto come un ormone esclusivamente maschile, svolge un ruolo importante anche nella salute della donna, soprattutto nella vita intima. E’ infatti quello che aiuta a riaccendere il desiderio e vivacizzare la sessualità. Il Tribulus terrestre è un fiorellino il cui estratto è in grado di convertire il testosterone nella sua forma libera, quella attiva.
  • ESTROGENI. Gli estrogeni sono insostituibili nel mantenere lo stato di benessere della donna. Nella terapia ormonale bioidentica si utilizzano i fitoestrogeni, ricavati dalla soia, dal trifoglio rosso o dal luppolo, e l’estriolo, prodotto dalla placenta. Quest’ultimo, in ovuli o crema vaginale, trova indicazione per mantenere l’idratazione della mucosa vaginale e una buona funzione vescical
  • PROGESTERONE. E’ l’ormone fondamentale per la fertilità, poiché mantiene la gravidanza. Una sua riduzione, come si può verificare nella fase premestruale o premenopausale, contribuisce alla sensazione di gonfiore e aumento di peso. La Dioscorea Villosa è la pianta che ci offre questo ormone, scoperto anni fa dal Dottor Pinkus, l’inventore della pillola.

Conclusioni

Gli ormoni in menopausa servono per ridurre le vampate, migliorare la qualità del sonno e il tono dell’umore, proteggere le ossa, mantenere trofiche le mucose di vagina e vescica, risvegliare la sessualità, mantenere efficiente il sistema nervoso ed esercitare un controllo sul peso corporeo.

Anche gli ormoni bioidentici devono essere prescritti da medici competenti, perché sono ormoni a tutti gli effetti, che, pur avendo una potenza inferiore rispetto a quelli “di sintesi” (prodotti in laboratorio, con molecole solo simili a quelli umani), possono avere effetti collaterali, seppur scarsi.