Menopausa

ORMONI BIOIDENTICI LA TERAPIA NATURALE PER LA MENOPAUSA

La menopausa rappresenta il termine della vita fertile della donna ed inizia quando si esaurisce la produzione degli estrogeni, gli ormoni femminili prodotti dall’ovaio.

Il deficit ormonale comporta i disturbi ben noti dalle donne, le quali attraversano questa delicata fase della vita: vampate, tachicardia, insonnia, cambiamenti dell’umore, aumento di peso, stanchezza, disturbi genitali e della sfera sessuale.

La terapia ormonale sostitutiva

Ne consegue che l’assunzione di ormoni è in grado di contrastare la sintomatologia, ma, proprio per la sua forte azione di stimolo su molti organi, può rappresentare (nel lungo periodo) un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie, tra cui il tumore della mammella.

La terapia ormonale sostitutiva ha vissuto negli ultimi decenni momenti di gloria e di abbandono. E’ una cura che non tutte le donne possono fare e che comunque può essere somministrata per periodi di tempo limitati.

Ormoni bioidentici, l’alternativa naturale

E per tutte quelle donne che non possono, non vogliono o devono sospendere la terapia sostituiva ormonale?  Ecco che ci viene in aiuto la natura, con gli ormoni bioidentici.

Si tratta di sostanze di origine naturale, prevalentemente vegetale che, seppur trasformate in laboratorio, hanno una struttura molecolare identica a quella degli ormoni prodotti dall’organismo umano, e quindi non vengono percepite come “estranee”.

Legandosi ai recettori dei nostri ormoni, ne mimano l’azione nei vari organi e tessuti.

Ormoni in menopausa

Gli ormoni di interesse per la donna in menopausa sono:

  • DHEA(Deidroepiandrosterone). Prodotto nelle ghiandole surrenali, è il precursore per androgeni ed estrogeni. La sua produzione si riduce progressivamente negli anni, arrivando a circa il 20% rispetto di quello di un donna giovane. E’ noto per la sua azione anti-aging e nel contrastare gli effetti del cortisolo, la stanchezza eccessiva, la perdita di energia, la difficoltà di concentrazione, nonché il calo della libido o della potenza sessuale.
  • PREGNENOLONE. Viene sintetizzato a partire dal colesterolo ed è il capostipite di tutti gli ormoni steroidei, poiché viene trasformato in progesterone o DHEA (col quale viene spesso somministrato). Il pregnenolone esplica un’azione antinfiammatoria, è un potente stimolante della memoria e aiuta a contrastare lo stress.
  • TESTOSTERONE.  Comunemente visto come un ormone esclusivamente maschile, svolge un ruolo importante anche nella salute della donna, soprattutto nella vita intima. E’ infatti quello che aiuta a riaccendere il desiderio e vivacizzare la sessualità. Il Tribulus terrestre è un fiorellino il cui estratto è in grado di convertire il testosterone nella sua forma libera, quella attiva.
  • ESTROGENI. Gli estrogeni sono insostituibili nel mantenere lo stato di benessere della donna. Nella terapia ormonale bioidentica si utilizzano i fitoestrogeni, ricavati dalla soia, dal trifoglio rosso o dal luppolo, e l’estriolo, prodotto dalla placenta. Quest’ultimo, in ovuli o crema vaginale, trova indicazione per mantenere l’idratazione della mucosa vaginale e una buona funzione vescical
  • PROGESTERONE. E’ l’ormone fondamentale per la fertilità, poiché mantiene la gravidanza. Una sua riduzione, come si può verificare nella fase premestruale o premenopausale, contribuisce alla sensazione di gonfiore e aumento di peso. La Dioscorea Villosa è la pianta che ci offre questo ormone, scoperto anni fa dal Dottor Pinkus, l’inventore della pillola.

Conclusioni

Gli ormoni in menopausa servono per ridurre le vampate, migliorare la qualità del sonno e il tono dell’umore, proteggere le ossa, mantenere trofiche le mucose di vagina e vescica, risvegliare la sessualità, mantenere efficiente il sistema nervoso ed esercitare un controllo sul peso corporeo.

Anche gli ormoni bioidentici devono essere prescritti da medici competenti, perché sono ormoni a tutti gli effetti, che, pur avendo una potenza inferiore rispetto a quelli “di sintesi” (prodotti in laboratorio, con molecole solo simili a quelli umani), possono avere effetti collaterali, seppur scarsi.